Mi presento
Mi chiamo Francesco, abito in provincia e ho 31 anni.
Mi sono rivolto a Z-Health perché avevo diversi problemi che volevo affrontare senza, possibilmente, fare uso di alcun farmaco.
Premetto che dalle risultanze delle indagini mediche, non era emersa nessuna patologia grave, tale da raccomandare interventi chirurgici o cure mediche specifiche. I medici da me consultati -il mio medico curante e, successivamente, un ortopedico- non avevano dato peso ai miei sintomi e mi avevano prescritto degli antinfiammatori e degli analgesici da prendere negli episodi acuti.
Sono un avvocato, passo molto tempo in ufficio davanti al computer e sono sempre stato uno sportivo. Da quando avevo 12 anni faccio canottaggio e calcio e poi frequento la palestra. Non sono un sedentario nel senso stretto del termine, anche il tempo che trascorro in auto è abbastanza limitato.
Mi sono sempre allenato senza particolari cautele, il mio fisico è stato abituato sin da piccolo allo stimolo muscolare e anche adesso che lavoro a tempo pieno sono in discreta forma.
Però da oltre 10 anni, cioè dai primi anni d’università quando trascorrevo molto tempo sui libri, ho iniziato ad avere episodi di mal di testa, mal di schiena improvvisi (a volte anche d’estate, alla cervicale), per un certo periodo ho avuto anche un dolore molto profondo alla spalla sinistra che mi impediva di allenarmi come avrei voluto.
La preparazione alla seduta
Ho letto molto dei nuovi approcci delle neuroscienze e ho trovato questo sito.
Dopo aver letto un po’ di informazioni su internet, ho preso contatto qui con lo specialista.
Nell’arco di poche ore mi ha chiamato e abbiamo scambiato qualche parola al telefono, volevo capire la sua serietà e la sua preparazione! Alla fine della telefonata avevo le idee ancora un po’ confuse, ma avevo capito che lui sapeva molto bene quello che faceva e mi ha confortato il fatto che mi dicesse che nel mondo oltre 70.000 persone hanno già ricevuto trattamenti di Z-Health. E così ho deciso di provare e ho preso appuntamento.
La seduta si è svolta presso lo studio privato dello specialista che per mia fortuna non era distante. Dunque la seduta sarebbe durata circa un’ora, l’unica raccomandazione era di indossare indumenti comodi (nessun jeans o camicia troppo attillati e niente cravatta, per esempio).
Inizia la seduta
La stanza era normalissima con alcuni oggetti semplicissimi come i classici tappetini di gomma, un lettino da chiropratico e delle sedie. Alla parete, vicino ai certificati che attestano la sua certificazione, molto spazio vuoto per attaccare delle tavole con numeri e lettere.
Dopo aver raccolto un po’ di informazioni sui miei problemi articolari, abbiamo selezionato un movimento che mi risulta difficile fare e che mi causa dolore.
Nel mio caso è la schiena, quindi per me toccarmi le punte dei piedi con le mani tenendo le gambe tese. Abbiamo deciso di assumere questo movimento come quello che avrebbe dimostrato o meno l’efficacia della tecnica applicata.
Poi ha eseguito dei test mirati su di me che ho successivamente compreso meglio. Niente di straordinario né di invasivo.
Mentre io eseguivo placidamente quello che il professionista mi chiedeva di fare, lui osservava e poi scriveva. Mi ha anche spiegato che la fase di valutazione cambia di volta in volta, di persona in persona. A chi sta leggendo questo racconto voglio dire che può rilassarsi, è anche divertente e non c’è proprio nulla di faticoso o di fastidioso.
Mi è apparso chiaro solo più avanti che in realtà la fase di valutazione non finisce mai, perché la situazione evolve rapidamente e bisogna sempre ri-valutare la persona nel suo complesso.
Molti si chiederanno quale strano mistero nasconde questo sistema, la verità è che gli esercizi possono sembrare a prima vista persino banali. Sembrano forse, ma funzionano!
Comunque, durante la prima seduta abbiamo iniziato a lavorare con le caviglie e con il bacino, per farlo mi è stato chiesto di togliere le scarpe e, visto che preferivo, anche le calze. I drills, per usare la terminologia Z-Health, sono dei movimenti specifici, li dobbiamo fare per generare stimoli precisi per il sistema neurale. Cosa vuole dire? In pratica ad ogni preciso movimento che faccio sotto la guida dello specialista si generano precisi stimoli nervosi che arrivano al cervello e vengono istantaneamente elaborati.
Anche adesso che sono mesi che seguo il programma suggerito dallo specialista Z-Health, stento ancora a credere come il mio cervello abbia immediatamente recepito gli stimoli che gli stavo mandando attraverso quei drills. Altrimenti non si spiegherei come avrei potuto raggiungere il risultato in così breve tempo!
Dopo 15 minuti circa di lavoro insieme, abbiamo deciso di verificare se fosse cambiata la mia capacità di “toccarmi le punte dei piedi”. Incredibilmente raggiungevo il suolo con le mani senza percepire nessun senso di rigidità e nessun dolore alla schiena. E non avevo fatto nemmeno un minuto di stretching!
La prima seduta è trascorsa molto in fretta, i sessanta minuti a mia disposizione erano passati ma io stavo per uscire con l’incredibile entusiasmo di chi scopre di avere un piccolo miracolo dentro la scatola cranica e sopratutto di avere in sé tutte le risorse per far fronte ai fastidiosi problemi che accusavo. Ricordo bene quello strano stato di euforia, mai provato prima da un medico, e la voglia di fare progressi. Credo che anche quella abbia contribuito ad farmi impegnare così tanto nelle settimane che sono seguite. Con gli incontri successivi abbiamo perfezionato molto il lavoro fatto e mi sono reso conto che all’inizio gli sono dovuto apparire davvero scettico…pazienza!
Pensieri del dopo seduta
Infatti i movimenti che avrei dovuto eseguire, i famosi drills, pensavo fossero degli stupidi esercizi in confronto ai carichi che sollevo in palestra o ai movimenti coordinati necessari per vogare o palleggiare, ma non erano affatto così banali.
Abbiamo deciso di filmare alcuni drills e, nel tempo, abbiamo confrontato le riprese fatte nelle diverse settimane ed è incredibile con il senno di poi quanta poca precisione avessi all’inizio.
Mi è stato spiegato che la precisione non sta nella parte che sto muovendo ma nel “software” che guida quella parte, cioè nel cervello. Ho capito, toccandolo con mano, che diventando più bravo ho sviluppato l’abilità del cervello di gestire la macchina complessa del corpo e forse questa è la ragione per la quale anche le mie prestazioni atletiche sono progressivamente migliorate.
Naturalmente anche i drills sono diventati più complessi e oggi richiedono maggiore “intelligenza” per essere eseguiti ad arte. In particolare lo specialista ha iniziato a combinare i drills specifici di movimento con altri di tipo visivo e a mettere alla prova anche il sistema vestibolare (l’orecchio interno), per verificare che tutte le parti agiscano in armonia tra di loro.
I risultati
Il risultato è, come ho detto, molto soddisfacente e la cosa che più mi ha conquistato di Z-Health è l’acquisizione di consapevolezza del mio corpo, dei miei movimenti e della postura. Anche lo stare al computer ora non è più come prima e mi accorgo subito quando una posizione scorretta sta generando una tensione, così sono diventato bravo anche a prevenire il mal di testa.
I muscoli di per sé non sono il mio obiettivo, ma devo dire che anche l’allenamento in palestra mi viene molto più naturale e oggi so anche come accompagnarlo con i giusti stimoli visuali (cosa che apparirà strana a molti).
Non penso che questi siano risultati “finali” perché ho sperimentato che c’è un bel margine di miglioramento se sappiamo su cosa fare leva e quindi ho già riaggiornato questa mia testimonianza, più avanti sono certo che potrei farlo di nuovo raccontandovi di altre barriere infrante e di nuove mete raggiunte!
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