Condurre una vita sedentaria in ufficio o seduti in auto, svolgere attività ripetitive o fissare a lungo il monitor di un computer sono modi per far mancare stimoli vitali al cervello.
Il cervello umano riceve stimoli da molti canali, quindi è bene mantenere attive e ben sgombre queste vie che portano nutrimento alla materia grigia.
Dedicarsi ad azioni ripetitive per molte ore al giorno, per molti giorni dell’anno e per molti anni della vita finisce con il ridurre il flusso di stimoli di cui il cervello necessità.
Il principio SAID ci ricorda che noi diventiamo bravi a fare ciò che richiediamo al nostro cervello di imparare. Paradossalmente, se gli chiediamo di “imparare a dormire” con il tempo si intorpidirà!
Un esempio banale può essere lo stare seduti ad una scrivania, con la schiena in posizione non ben eretta. I muscoli dorsali si rilassano e la scapole si incurvano. Le persone che trascorrono ore davanti al terminale sono presto riconoscibili dalla loro postura.
Molte parti del corpo vengono costrette a funzionamenti non corretti (la schiena, il collo, il bacino, le ginocchia, le caviglie, ecc.) e nel tempo si manifesterà prima un dolore episodico e poi cronico o addirittura deformazione anatomica.
L’assenza di giusti stimoli porta all’invecchiamento cerebrale accelerato e la postura è lo specchio di questo fenomeno.